|  | Moderne Luci di 
		affresco nell'originale pittura di Myriam Cappelletti 
		Partita dalla pittura ad olio, fu poi 
		conquistata dalle suggestioni dell'affresco e da questa duplicità è nata 
		la figurazione originalissima che Myriam riesce ad esprimere con 
		risultati vittoriosi. Da distinguere, si intende, le procedure materiali    
		e, invece i significati espressivi, sempre sintetici e ricchi di 
		involontari suggerimenti simbolici.
 I procedimenti : su tela, Myriam Cappelletti, imposta una sorta di 
		intonaco che poi incide a cui aggiunge i pigmenti propri dell'affresco : 
		una procedura in se complessa che unisce l'antico e l'odierno. Il tutto 
		per lo più su grezze e solide tele, montate su telaio ma, di recente, 
		anche su lunghi e verticali drappi di stoffa.
 
 I risultati sono inediti e sorprendenti. Myriam ama il formato quadrato 
		e non grande (vere e proprie formelle), ma ora produce anche lunghi 
		racconti verticali. Possiede alcuni segni-simbolo che ripete, quasi a 
		firma autografa : sono pesci (o lische) e piccoli cipressi. Non sfugge 
		che quest' artista sente, opera secondo i novecenteschi ritmi del 
		frammento, ma che sa però ricomporre in un insieme di forme suggestione 
		narrativa. Ma siamo ora nel cuore dell'arte di Myriam. Essa consiste, 
		sostanzialmente, nel comporre, giustapposte come grandi tessere di un 
		mosaico, figurazioni brevi e per lo più quadrate e rettangolari, ognuna 
		delle quali sta tra il figurativo e l'informale, giacché - ed eccoci 
		all'originalità più sua - spesso queste figurazioni si compongono di 
		minute cifre o segni che riportano o alludono a lettere di antichi 
		alfabeti(runici, ideografici, perfino arabi) che sono maglie e 
		miniscritture di straordinaria suggestione.
 
 Il tutto nasce probabilmente dall'antica vocazione grafica di Myriam che 
		però raggiunge invece esiti non illustrativi ma di forte sintesi 
		espressiva e pittorica, accompagnati e immersi per lo più in partiti 
		monocromatici  che toccano ora il rosso vivo, ora l'albicocca o le 
		terre o i più recenti intensi verdi.
 
 I segni figurali, il loro stiparsi ordinatamente uno accanto all'altro, 
		la qualità del colore ma sopratutto la densa e pur leggera matericità 
		d'affresco assegnano a queste opere un senso antico, una solennità 
		grave, quasi fuori dal tempo, che magnificamente contrasta con la 
		modernità ritmica dell'insieme.
 Myriam sostiene che Klee è ill suo 
		pittore, ma - mai imitati ma fortemente introiettati - si colgono in 
		queste opere memori scaglie di un Campigli, di un Burri o di un Sironi. 
		Siamo di fronte ad un artista che ha molto pensato prima di dipingere e 
		che ha dipinto valendosi di una ricca esperienza anche manuale  
		così da offrirsi, oggi, come una delle più originali, nel panorama 
		italiano, pitture al femminile.   Pier Francesco Listri.   |  |