"Ogni forma è l'espressione di un'idea, ogni idea contiene una forza di formazione, guidata dall'idea originaria o spirito primordiale. Ogni volta che la forma viene liberata dalla sua idea intrinseca, la sua scrittura vacilla odiventa malsana? Un artista è un amante cosmico che corteggia, senza l'aiuto della rete o della lingua l'amante Assoluto. Non si dipinge con i colori ma solo in virtù della grazia".

Così scriveva Bruno Ceccobelli, artista della post-transavanguardia italiana che nel suo Manifesto, del 1986, esaltava l'intelligenza dell'arte nel senso che è luce. Una sorta - di meta - spiegava il pittore - alla quale tutto tende. Ed è stato proprio il tema di una mostra di Myriam Cappelletti, dal titolo "La Meta", a guidarmi verso ciò che ho visto. Non un quadro, o perrlomeno non soltanto. Piuttosto un ikebana emotivo.

Affondi di colore, intensi e drammatici, che arrivano velocemente al cuore. Utilizzando il tratto e la materia, le opere rilasciano silenziosamente l'assenza di colei che le ha composte. E dapprima si mostrano al loro interno, quasi fossero provviste di aniuma propria. Ci raccontano in gran segreto del dualismo femminile suggerendoci di osservare la moltiplicazione degli oggetti : prima gli elementi doppi, poi addirittura la tela divisa a metà.Come spesso accade all'anima di una donna.

Ma se da un altro la divisione, imposta dall'autrice agli oggetti, li scompone e li divide, dall'altro quel lieve tratto onirico ne restituisce in fondo il senso. Trasformando l'anima dei quadri in sogni.

Come un equilibrio tra astratto fantastico e supporto materico, le simbologie mirano a realizzare una filosofia del quadro. Anima e corpo si fondono per risolversi magicamente.

Nelle opere dell'autrice si intuisce un'attenzione particolare al disegno e al segno grafico che simboleggia la vita con tutti i suoi passaggi, nei loro contenuti resi forma attraverso le figure di piccoli pesci e di uccellini. Amimali appunto come sogni, che non si possono imbrigliare. In un certo qual modo la Cappelletti introducendo tali elementi reali nei colori di base li aiuta, questi sogni. Li mette in salvo dalla quotidianità.

 

Patrizia Finucci Gallo